IL CAPPUCCINO CONQUISTA LA COREA DEL SUD!
Si chiama “creamart”, l’arte di realizzare
cappuccini con la schiuma del latte e coloranti alimentari.
(credits https://www.vanityfair.it) |
“Oggi il cibo è arte e io volevo che lo
diventassero anche le bevande”.
(C.Through)
Facciamo un’eccezione, usciamo dall’Italia per
andare in Corea dove
dal 9 al 25 febbraio si disputeranno le Olimpiadi Invernali 2018. Anche
qui possiamo sentirci a casa!
Lee Kang-bin è un artista coreano che produce ogni mese nuove creazioni per i suoi
clienti. Da facce dei cartoni animati a riproduzioni di famosi quadri, ogni
cappuccino del bar C.Through è
un'opera d'arte
Ha 26 anni e può impiegare fino a tre ore per
realizzare una delle sue opere in tazza che poi vengono
vendute a prezzi piuttosto alti. Ogni giorno si possono gustare cappuccini
decorati con La notte stellata di Van Gogh, la Mona Lisa di Leonardo
Da Vinci o L’urlo di Munch. Lee Kang-bin chiama la sua
arte “creamart”, perché realizzata con la schiuma del latte e coloranti
alimentari.
Lo
sapevate che…
La storia della nascita del cappuccino non è
proprio chiara. Ci sono alcune ipotesi a riguardo, leggende o presunte storie
vere. Si dice che il nome derivi dai frati cappuccini per la somiglianza (nel
colore) al loro abito oppure perché è a uno di loro che ne è stata attribuita
l’invenzione.
Esistono dei corsi di cappuccino decorato. Noto
anche come “cappuccino art” o “latte art” è una tecnica che consente di creare
dei veri e propri disegni sul cappuccino.
Anche il cappuccino è un’arte!
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